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Tag Archivio per: Blockchain

IOTA, EBSI sceglie uno dei suoi 7 fornitori

IOTA  e’ stata scelta da EBSI (European Blockchain Services Infrastructure) come uno dei 7 provider, che daranno vita a nuove soluzioni DLT innovative, volte a creare servizi blockchain paneuropei in grado di rispondere alle richieste più esigenti.

 

Per saperne di piu’ clicca qui

 

(Fonti: EBSI and IOTA)

 

 

 

Blocknote e Blockchain Revolution Summit. Due eventi, una protagonista: la Blockchain

Prosegue il percorso di digital transformation, soprattutto focalizzato sulla Blockchain, intrapreso dal Trentino-Alto Adige.

 

Dopo la prima edizione del “Blockchain Revolution Summit”, evento che si e’ tenuto in digitale, l’8 e il 9 giugno, per motivi legati alla pandemia, e che ha il suo headquarter a Bolzano, prosegue il forte interesse per la Blockchain anche in Trentino.

 

Il 10 e l’11 Settembre Lavarone farà da cornice a “Blocknote”, open event, pensato e voluto fortemente da RevolutionChain Italia, con il patrocinio del Comune di Lavarone.

 

Saranno due giornate intense, durante le quali si alterneranno sul palco del Centro Congressi Lavarone numerosi esponenti di spicco, che si occupano da tempo e con successo di Blockchain.

Questo evento si pone come obiettivo quello di avvicinare chi lo desidera alla tecnologia Blockchain, far comprendere come funziona, come poterla utilizzare nel quotidiano e come trarre da questa i vantaggi e i valori di cui e’ portatrice.

 

Vista la condivisione di intenti e di obiettivi, sarà presente, a Lavarone, anche il patron di “Blockchain Revolution Summit”, Antonio Pasqualin, che condividerà con i presenti la sua esperienza sulla Blockchain, delineerà i futuri scenari di cui sarà protagonista questa tecnologia e presenterà l’evento che si terrà a Bolzano il 29 e il 30 Novembre, seconda tappa di una serie di appuntamenti on the road, che porteranno la digital transformation fino in Sicilia.

Tra i relatori, durante l’evento “Blocknote”, si segnala anche la presenza di Akarion, rappresentata dal Co-Founder & Member of the Board, Markus Costabiei e Nicola Attico, entrambi main partner di “Blockchain Revolution Summit”.

 

Sarà, altresì, un enorme piacere ospitare a Novembre, al “Blockchain Revolution Summit”, “Blocknote”, RevolutionChain Italia e il suo creatore, Nicola Bertelli, per fare il punto sulla interessantissima roadmap di Revo e su come la Blockchain si stia ramificando in seno al territorio della Regione Trentino-Alto Adige.

 

Fonti: Blocknote, Blockchain Revolution Summit

 

Blockchain: le grandi potenzialità per le PMI

Sviluppi e potenzialità per le PMI degli investimenti in Blockchain e Distributed Ledger, messi in evidenza dall’Osservatorio del Politecnico di Milano.
L’anno che ci siamo da poco lasciati alle spalle, il 2019, è stato molto importante per quanto concerne i progetti di innovazione delle aziende a livello globale, gli investimenti in Blockchain si sono consolidati e hanno confermato la loro importanza strategica: sono cresciuti molti progetti avviati negli anni precedenti, sono state migliorate le prestazioni delle piattaforme, grandi aziende hanno avviato progetti di innovazione, governi e istituzioni pubbliche hanno iniziato a investirci, le “big tech” hanno fatto il loro ingresso con Libra di Facebook e TON di Telegram, ma anche con le soluzioni “Blockchain as a Service” di Amazon, Microsoft e Alibaba.

Nonostante questa sempre crescente attenzione, però, non possiamo ancora parlare di tecnologie pienamente mature, le applicazioni concrete sono ancora esigue e ci sono ancora grandi opportunità da sfruttare, soprattutto per le PMI.

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Blockchain e Distributed Ledger nel mondo

I dati dell’Osservatorio Blockchain e Distributed Ledger della School of Management del Politecnico di Milano mostrano dati interessanti e decisamente in crescita: nel 2019 erano 488 i progetti nel mondo (+56%, raggiungendo quota 1.045 progetti avviati negli ultimi 4 anni). Ma di questi solo 158 sono implementativi (di cui appena 47 già operativi, il resto sono sperimentazioni o proof of concept), mentre ben 330 sono solo annunci.

A sfruttare maggiormente le tecnologie legate alla Blockchain sono in particolare le aziende del settore finanziario (67), seguito da Pubbliche Amministrazioni (25), agro-alimentare (15) e logistica (11), soprattutto per gestione dei pagamenti (44), la gestione documentale (42) e la supply chain (31).

Nel mondo, Stati Uniti (53 casi), Corea del Sud (31) e Cina (29) sono i Paesi più attivi. Nella maggioranza dei casi (65%) le aziende hanno creato nuove piattaforme, piuttosto che utilizzare quelle esistenti.

Blockchain e Distributed Ledger in Italia

In Europa in prima linea c’è il Regno Unito (17 progetti) seguito a stretto giro dall’Italia (16), dove si è raggiunto il valore di 30 milioni di euro di investimenti (+100%): oltre il 40% della spesa si concentra nella finanza e nelle assicurazioni, a seguire l’ambito supply chain e tracciabilità di prodotto (in particolare nell’agro-alimentare che, sommando i vari settori in cui è applicato, vale il 30% degli investimenti) e la Pubblica Amministrazione.

La nota negativa è che solo il 37% delle grandi aziende e il 20% delle PMI italiane conoscono queste tecnologie e le loro possibili applicazioni e addirittura meno del 2% delle grandi e l’1% delle piccole ha avviato progetti. Dunque il basso numero di progetti operativi in Italia non è da imputare solamente a una mancanza di fiducia nelle tecnologie, ma anche alle scarse conoscenze, competenze e limitate risorse allocate per la gestione di progetti che richiedono alta complessità. Va anche sottolineato che solo il 12% delle grandi e il 3% delle medio-piccole imprese pensa che Blockchain e Distributed Ledger impatteranno sul proprio business nei prossimi cinque anni.

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Da un’indagine dell’Osservatorio su 75 grandi aziende italiane con qualche esperienza su queste tecnologie emerge inoltre che:

  • il 52% ha sviluppato una visione strategica, conoscendo la tecnologia e comprendendo la portata rivoluzionaria;
  • solo il 9% ha già definito persone e risorse economiche;
  • il 45% ha attivato sperimentazioni o progetti operativi;
  • il 55% non ha ancora realizzato nulla soprattutto a causa delle difficoltà a individuare i benefici, sviluppare delle competenze e allocare risorse;
  • nell’avvio dei progetti di Blockchain e Distributed Ledger risulta fondamentale il ruolo del top management che spesso è principale promotore delle sperimentazioni (è così nel 69% dei casi);
  • le sperimentazioni sono tendenzialmente portate avanti da unità di innovazione con il supporto dei sistemi informativi, con un ruolo importante del marketing.

I principali benefici riscontrati dalle 34 grandi aziende che hanno già progetti attivi sono:

  • il migliore rapporto con partner e fornitori per condividere informazioni (35%);
  • la riduzione di frodi e manipolazione dati (29%);
  • una migliore riconciliazione di dati e pagamenti (29%);
  • la maggiore fiducia verso partner e fornitori (26%);
  • una maggior fiducia da parte dei clienti (26%);
  • l’automatizzazione dei processi (26%).

Sviluppi futuri

Per il pieno sviluppo delle tecnologie Blockchain e Distributed Ledger, in modo che possano davvero sbloccare l’Internet of Value, ovvero l’insieme delle piattaforme e delle applicazioni di Distributed Ledger, basate su reti digitali di nodi, che abilitano il trasferimento di asset di valore, in assenza di fiducia e senza la presenza di un ente centrale, è necessario prima di tutto chiarire il contesto regolamentale, che attualmente è frammentato e non uniforme. A spiegarlo è Francesco Bruschi, Co-Direttore dell’Osservatorio Blockchain & Distributed Ledger.

=> Blockchain e criptovalute, il 2020 sarà un anno fondamentale

Nel 2020 ci attendiamo un ulteriore sviluppo in particolare nell’ambito della “finanza decentralizzata“, con prodotti finanziari realizzati tramite protocolli sicuri e trasparenti senza intermediari, nella “Self Sovereign Identity“, che consente di dare singoli individui strumenti di controllo dell’identità digitale, e di nuovi sistemi monetari, per cui forse potremo assistere alle prime valute digitali emesse da banche centrali.

 

FONTE: PMI.it